Descrizione
Provenienza: Belgio
Tipo: Fruttata
Grado: 4,5 ° vol
Temperatura: 6 °- 8°C
Abbinamenti: aperitivi, stuzzichini al formaggio e prosciutto.
Ingredienti: acqua, lievito, luppolo, malto d’ orzo, frumento, lamponi, zucchero
Confezione da 24 – bottiglie 25cl.
Birra bionda di frumento ad alta fermentazione, aromatizzata con coriandolo e scorza d’ arancia amara e succo di lampone. Schiuma elegante e un aspetto velato. A naso note di malto e fiore di zagana, screziature speziate, con evidenti presenze agrumate che ritornano in bocca. Rinfrescante, con delicata sensazione fruttata.
STORIA
l birrificio Hoegaarden) sorge nell’omonima località belga situata nelle Fiandre e, precisamente, nella provincia del Brabante Fiammingo. Sin dall’epoca medievale questo paese è sempre stato conosciuto per la sua celebre birra di frumento, una specialità dal colore chiaro e dall’aspetto torbido che venne “inventata” dai monaci locali nel lontano 1445.
Diversi secoli addietro questa zona delle Fiandre apparteneva all’Olanda, che come noto era una grande potenza coloniale. Proprio grazie agli scambi commerciali con le Indie Orientali si diffuse anche in madrepatria l’impiego di spezie come il coriandolo e la scorza d’arancia Curaçao (Laraha) che, tuttora, sono tra gli ingredienti della birra Hoegaarden.
L’aggiunta di tali ingredienti consentì a questa birra di frumento di migliorare molto in termini di qualità, e rappresenta uno dei segreti del suo grande successo.
La “esotica” ricetta di questa birra è sopravvissuta sino ai giorni nostri attraversando numerose vicissitudini storiche. All’inizio del ‘700, considerato il secolo d’oro per la produzione di questa birra di frumento, a Hoegaarden vi erano ben dodici birrifici, mentre pochi anni più tardi, nel 1726, il loro numero era addirittura triplicato. Il tutto in un paese di soli duemila abitanti!
La seconda guerra mondiale inferse però un duro colpo alle economie di Hoegaarden, così come la sempre maggior richiesta di birre Lager da parte dei consumatori. E il 1957 fu un anno drammatico, poiché l’ultimo birrificio ancora in attività, il Tomsin, chiuse per sempre i suoi battenti.
Ma nel 1965 gli abitanti di questa località belga decisero di fare fronte comune per evitare che l’immenso patrimonio birrario di Hoegaarden andasse perduto per sempre. Il lattaio del villaggio, Pierre Celis, aveva lavorato al Tomsin prima della sua chiusura e decise di riprendere a produrre la celeberrima birra di frumento.
Rimanendo fedele alla tradizione, Celis fondò il birrificio “De Kluis” in onore dei monaci che inventarono questa specialità. Grandissimo fu il successo della rinata birra Hoegaarden, ma un incendio distrusse il birrificio nel 1985. A ricostruirlo fu la Artois, e oggi il birrificio che produce la birra Hoegaarden fa parte del colosso AB InBev.