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IL LATO (O)SCURO DELLA BIRRA

COSA SONO LE BIRRE STAGIONALI?

Con il termine di birre stagionali vengono indicate quelle bevande prodotte in alcuni periodi dell’anno o in caso di ricorrenze particolari. In pratica il mastro birraio collega una particolare birra ad un evento che può essere una festività religiosa (Natale o Pasqua, ad esempio), oppure altri che rivestano comunque un grande significato per un numero elevato di persone o per una comunità. Uno degli eventi più gettonati in tal senso è l’Oktoberfest, la festa che ad ottobre si svolge tradizionalmente in Germania, con epicentro a Monaco, nel corso della quale molti birrifici provvedono al rilascio di bevande prodotte per l’occasione.

UNA NECESSITÀ DEL PASSATO

Al fine di comprendere meglio il fenomeno, occorre ricordare che nel passato la produzione degli alimenti, categoria nella quale rientra a pieno titolo la birra, era legata al loro immediato consumo. Le materie prime dovevano ovviamente essere reperite nelle vicinanze, per la mancanza di dispositivi atti a mantenerli e i pericoli e costi derivanti da trasporti spesso avventurosi. Anche la necessità di mantenere e controllare le temperature influiva non poco sulla produzione di un prodotto legato alla fermentazione. In questo quadro d’insieme, le birre stagionali rappresentavano perciò una necessità.

LE BIRRE STAGIONALI OGGI

Naturalmente, oggi il quadro d’insieme si è nettamente modificato e le birre stagionali non sono più una necessità, bensì una esigenza dei consumatori, soprattutto quelli che vogliono sperimentare altre strade rispetto ai gusti sempre più standardizzati delle birre commerciali. Va ricordato in effetti che proprio l’essere legate a particolari momenti e stagioni, fa di queste un prodotto non solo originale, ma unico. Per capire meglio il concetto, va specificato che la cosiddetta birra estiva viene prodotta entro il mese di marzo, in quanto il periodo di maturazione della bevanda comporta un ciclo che può durare da due a quattro mesi. La birra di Natale, una di quelle più conosciute tra le stagionali, viene prodotta nel corso della stagione calda, quando le temperature che distinguono la fermentazione risultano molto più alte. Una circostanza che contribuisce a rendere più corposa la bevanda, arricchendone notevolmente l’aroma. In questo modo, le birre stagionali legano la loro presenza a determinati periodi, fuori dai quali non possono essere reperite.

QUAL È UNA BUONA BIRRA DA GUSTARE ANCHE CON IL FREDDO?

Tralasciando le abitudini personali, esistono oggettivamente alcune birre che si prestano più facilmente ad essere consumate col freddo rispetto ad altre.

 

Ma cosa rende una birra stagionale?

 

La “stagionalità” di una birra potrebbe essere basata sulla struttura della birra stessa. Per esempio, le birre estive dovrebbero essere leggeri e rinfrescanti, mentre le birre invernali sono scure e complesse, mentre le birre autunnali e primaverili dovrebbero essere una sorta di via di mezzo Anche i sapori e gli aromi possono essere fattori che portano una birra ad essere apprezzata maggiormente con climi più rigidi piuttosto che caldi.

Le birre stagionali spesso racchiudono gusti particolari o sono “progettate” per essere abbinate a determinati cibi stagionali. Un’ altra caratteristica che determina la stagionalità di una birra è il fatto che vengono realizzate con ingredienti tipicamente disponibili solo in particolari periodi dell’ anno.

Le birre invernali per “eccellenza” sono sicuramente le birre scure: le stout, le porter e le dobbelbock, quelle veramente buie. Il loro sapore tende ad essere amaro ed intenso e richiedono tempo per essere assaporate a dovere. Dopo tutto, quando fuori il vento freddo sta invadendo le strade, chi ha fretta di bere? No, quando sei seduto davanti al fuoco con una coperta intorno alle spalle hai voglia di una bevanda che puoi sorseggiare contemplativamente mentre guardi le fiamme e rifletti sulla caducità della vita e i misteri dell’ universo.

Le birre invernali dunque, oltre ad avere tempi di consumo tendenzialmente “larghi”, hanno l’ apprezzabile caratteristica di essere buone da gustare quasi indifferentemente se sono fredde o calde (anche se ovviamente il sapore cambia).

Le birre più chiare invece, in particolare le pilsner e le lager, non sono ideali quando arrivano le temperatura più fredde e si sta in ambienti riscaldati.

Le birre che per caratteristiche si prestano meglio sono:

Stouts and Porters – Questi due stili hanno molto in comune. Sono scure come la notte con un sapore roasted, sono tipologie di birre abbastanza pesanti che lasciano una calda pienezza, perfetta per evitare l’ibernazione. Inoltre, sono disponibili in molte varianti, in modo da poter sceglier le migliori stout o porter in linea con i propri gusti.


Imperial stout – Tra le stout, le imperial sono sicuramente tra le più scure. Questo è uno dei motivi per cui la maggior parte delle persone non dovrebbe bere troppe imperial in un solo giorno. Ma in inverno, quando le giornate si accorciano e le serate si passano in casa al calduccio, queste birre diventano molto più attraenti. Inoltre, il contenuto extra di alcol fornisce un piacevole calore, contribuendo a rendere le situazioni fredde più sopportabili.


Cioccolato e Caffè – Le birre stout e porter hanno già di per sé sottili note di caffè e cioccolato. Molti mastri birrari dunque giocano sapientemente su questi aromi, aggiungendo componenti di cioccolato e caffè alle loro birre. Questi sapori pesanti e scuri sono perfetti per le birre invernali da accompagnare ai dessert durante le cene natalizie.

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